

In un decennio che vede il ritorno dei Tool e il canto del cigno degli Slayer, colossi e astri nascenti della scena continuano a sfruttare al massimo la potenza di distorsori e doppie casse, senza disdegnare l’uso di massicci timbri elettronici. Correnti e sottogeneri si mischiano tra loro creando brutali contaminazioni, pur non dimenticando riferimenti e omaggi ai pilastri del passato: elementi di stampo progressive, sferzate death e nervosismi hardcore sono gli ingredienti principali di travolgenti cavalcate e di sospensioni in cui la violenza cede momentaneamente il passo alla riflessione.